Quando un matrimonio finisce: la visione di lei e quella di lui

quando un matrimonio finisce

Quando un matrimonio finisce, spesso, i partner non sono d’accordo sui motivi che hanno portato alla scelta di separarsi. Secondo Robert Emery, professore di psicologia e direttore del Center for Children, Families e the Law dell’Università della Virginia, esiste una spiegazione a questa discordanza di vedute, ed è da riferirsi alla dualità di esperienze che la coppia vive durante il matrimonio.

IL CASO

La storia di Federica e Paolo…

Federica e Paolo sono sposati da 10 anni e hanno tre figli.

Federica da due anni ha maturato la consapevolezza di non essere più innamorata di Paolo, tutto ciò che prima vedeva come punti di forza nella loro relazione si sono rivelati, con il tempo, fattori di litigio e di incomprensione. L’elemento di rottura per Federica è l’immaturità di Paolo: se inizialmente questa sua voglia di divertirsi e prendere tutto con spensieratezza era stata una delle caratteristiche che l’avevano fatta innamorare, adesso è motivo di rabbia e scontro. Paolo, d’altra parte, lamenta un cambiamento di Federica, non di certo imputabile a lui, ma alla frequentazione di amiche che non fanno altro che confonderla.

Mentre per Federica il matrimonio stava andando a rotoli a causa di Paolo, per Paolo il matrimonio non era in crisi: la moglie si stava facendo influenzare dalle amiche.

Entrambi, al termine dell’ennesima lite, decidono di separarsi. Su una cosa sono d’accordo, vogliono che i loro figli siano sereni e non risentano della separazione e tramite il suggerimento dei loro avvocati inizieranno un percorso di mediazione familiare. Riuscire a separarsi come marito e moglie e continuare a essere padre e madre salvando la genitorialità rappresenta un compito molto impegnativo ma che vogliono attuare per il bene dei loro tre figli.

 

LE OSSERVAZIONI DEL MEDIATORE FAMILIARE

Il matrimonio visto da lui e il matrimonio visto da lei

Non è inusuale che all’interno del matrimonio, anche in quelli più felici, i due partner si trovino a vivere la relazione in modo diverso. Questo può essere dovuto a vari fattori, tra i quali il genere e le differenti esperienze vissute nelle proprie famiglie d’origine. All’inizio di una relazione, durante la fase dell’innamoramento tutto potrebbe sembrare magico e semplice, non si vedono i difetti dell’altro e si pensa di poter superare qualsiasi cosa facendo leva solo su i sentimenti. In molti casi, si accetta e si crea un’immagine del partner che è migliore di quanto egli sia in realtà, forse migliore di quanto qualcuno possa mai essere. Con il passare del tempo, è possibile che le differenze inizino ad avere un peso all’interno del rapporto e per evitare emozioni negative, conflitti o per proteggere il matrimonio stesso non sempre si dice quello che effettivamente si pensa o si sente, si cerca di “sopportare” e sperare in un cambiamento dell’altro. Entrambi i partner vivono la stessa relazione ma sperimentano emozioni diverse, vivranno due matrimoni distinti: quello visto da lei e quello visto da lui. Il divorzio/separazione segna il punto esatto in cui le due realtà vissute all’interno del matrimonio arrivano ad uno scontro.

Quando un matrimonio finisce, cadono tutti i veli e ciascuno vede i difetti dell’altro con chiarezza. La caratteristica comune di queste situazioni è proprio quella del riconoscimento improvviso della realtà dell’altro, del rapporto e di sé, completamente diversa e del tutto incompatibile con quella fino a quel momento ritenuta reale. Federica e Paolo hanno vissuto questa esperienza all’interno del loro matrimonio e hanno deciso di intraprendere un percorso di mediazione familiare per imparare a gestire la loro conflittualità e trovare il loro accordo di separazione.

Quando un matrimonio finisce quali sono gli obiettivi della mediazione familiare?

La mediazione familiare è un percorso volto alla riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o divorzio. Ecco alcuni dei suoi obiettivi:

  1. affrontare la “fine” ricercando e riconoscendo accanto a ciò che è stato fonte di dolore ciò che di buono è stato compiuto nella relazione;
  2. separare il piano coniugale da quello genitoriale;
  3. gestire il conflitto;
  4. preservare i legami;
  5. redigere degli accordi.

Il mediatore familiare si adopera affinché gli ex partner elaborino in prima persona un programma di separazione soddisfacente per sé e per i figli, si caratterizza per essere una procedura volontaria e autonoma rispetto a quella giudiziale.

Curiosità dal mondo…

Ad Alberta, in Canada, il governo mette a disposizione un corso per i genitori o tutori che si stanno separando o divorziando: Parenting After Separation (PAS). Questo corso è richiesto in due casi:

  • prima di presentare una domanda di divorzio o per l’applicazione del Family Law Act presso la Court of Queen’s Bench;
  • se un giudice ordina di seguirlo.

Gli argomenti trattati nel corso includono:

  1. costruire relazioni;
  2. come la separazione influisce sui genitori;
  3. come la separazione influisce sui bambini;
  4. capacità di comunicazione;
  5. questioni legali;
  6. risoluzioni alternative delle controversie;
  7. piani genitoriali.

Sul sito oltre a registrarsi per seguire il corso è possibile anche scaricare gratuitamente una “guida” per i genitori dopo la separazione. In questo sistema ben organizzato è chiaro l’obiettivo di proteggere i bambini dalle dispute dei genitori e aiutare questi ultimi a scegliere delle procedure alternative alla risoluzione giudiziale. Come i genitori si relazionano tra di loro quando un matrimonio finisce, come gestiscono le loro emozioni, è la chiave per permettere ai figli di vivere serenamente evitando loro di compiere una scelta tra la mamma e il papà.

Marialaura Misiano
Mediatrice familiare

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