Comunicare ai figli che mamma e papà si separano è uno dei momenti più difficili che ci si trova ad affrontare dopo aver preso la decisione di porre fine al matrimonio/relazione. Che parole utilizzare? Bisogna rivolgersi a dei professionisti? Quali sono i passi iniziali da compiere? Vediamoli insieme.
La nostra relazione è giunta al capolinea…
Innamorarsi, costruire insieme un progetto di vita comune è l’inizio di un viaggio di cui non si conosce la meta finale e che in molti casi termina diversamente dall’iter deciso alla partenza. Che cosa fare quando si decide di separarsi?
- È importante vivere il proprio lutto per la fine della relazione nella quale si era investito tanto, soprattutto a livello emotivo.
- Scegliere un percorso di separazione, come la mediazione familiare, che tuteli il dialogo tra gli ex partner e che metta al centro i bisogni dei figli.
- Se necessario rivolgersi a dei professionisti.
I figli attraversano meglio un divorzio se sentono che i loro genitori lavorano insieme per affrontarlo e limitano il loro coinvolgimento nei conflitti. In molti casi il divorzio è il primo evento critico nella vita di un bambino. Il compito dei genitori è quello di comprendere e supportare i figli nel trovare il loro personale modo di elaborare e convivere con il divorzio. Negli incontri di mediazione familiare, mamma e papà sono invitati a prefigurare le modalità, i tempi e i luoghi con cui i loro figli potranno continuare a mantenere i legami con tutte le persone significative della loro vita (il calendario settimanale del tempo dei figli con papà e con mamma, in cui viene esplicitata anche la presenza dei nonni). Insieme al mediatore è possibile anche parlare e decidere sul come comunicare ai figli la separazione.
Leggiamo insieme un libro…
Comunicare ai figli che mamma e papà si separano è uno dei primi e più dolorosi compiti di un divorzio. Molti genitori considerano questo annuncio come l’ammissione di un fallimento nei confronti della persona a cui devono di più: il bambino stesso. È importante che entrambi i genitori siano presenti, che la spiegazione data sia semplice, coerente e precisa soprattutto sul modo in cui la separazione influenzerà la vita dei figli. La spiegazione dovrebbe essere fatta su misura per loro e non per i genitori. Saranno utili dei programmi chiari e definiti con largo anticipo, che avranno il vantaggio di ridurre la conflittualità. Aver stabilito un accordo, o almeno riuscire a condividere alcune linee guida fondamentali non soltanto renderà i cambiamenti più semplici, ma indubbiamente contribuirà a fare in modo che sia i bambini che i genitori siano più sereni e a loro agio durante le feste passate insieme.
Bisogna essere molto onesti e usare parole semplici, rassicurare che la presenza e l’affetto per loro non cambierà mai, ma che l’amore semmai raddoppierà come le case e i guardaroba. Una pratica molto utile sia per i genitori sia per i figli è la lettura di libri ideati e scritti per introdurre e spiegare la separazione. Ecco tre libri adatti a diverse fasce di età:
- Anholt, J. Coplestone, Due nidi, Lo stampatello Mliano, 2013
Due nidi è un libro molto semplice e colorato, tratta la storia di una famiglia di uccellini che dopo aver costruito un nido insieme decidono di separarsi e il loro piccolino dapprima spiazzato dal cambiamento, imparerà a volare da un ramo all’altro per raggiungere i due nidi. “ Nel nido qualcosa cominciò a non andare, Betta e Lele iniziarono a litigare” e così comunicano al loro pargolo la separazione: “Sarebbe molto meglio per la tranquillità costruire un altro nido apposta per papà”. Libro consigliato per i bimbi dai 3 anni.
- Papini, Due di tutto, Fatatrac, Firenze, 2006
Due di tutto racconta la storia di Ingrid, che si trova ad affrontare il divorzio dei genitori. Il libro oltre a far emergere il punto di vista dei figli è utile ai genitori per indirizzarli ad un ascolto più attento in un momento molto delicato come il divorzio. Libro consigliato per i bambini dai 7 anni.
- Masini, M. Zaini, Io non mi separo, Carthusia, Milano, 2011
Io non mi separo è un libro che ha come protagonista Giulio, un bambino che con estrema onestà racconta le sue paure e sensazioni dopo che i suoi genitori gli comunicano di volersi separare. “Io non mi separo. Resto un bambino intero. Anche il papà e la mamma restano interi. Separati, ma interi. Cambiano tante cose, però certe no. Il bene che gli voglio. Il bene che mi vogliono. Io sono sempre il loro bambino. Di tutti e due. E loro sono miei, ciascuno per conto suo”. Libro consigliato per bambini dai 4 anni.
Nonostante i tentativi che un genitore può fare per proteggere il proprio bambino, una certa dose di sofferenza è inevitabile. La comunicazione ai figli che mamma e papà si separano è il momento più difficile da affrontare sia per i genitori che per i figli, potrebbe essere utile il supporto di professionisti.
I gruppi di parola per figli di genitori separati
Il Gruppo di parola è una forma d’intervento che ha l’obiettivo di accompagnare i bambini e le loro famiglie durante la riorganizzazione della vita quotidiana a seguito della separazione o del divorzio. È un luogo di scambio e di sostegno tra pari, ove è possibile:
- Esprimere sentimenti, paure, dubbi, speranze attraverso il gioco di ruolo, la scrittura e il disegno.
- Porre delle domande e avere informazioni.
- Scoprire nuovi modi per dialogare con i genitori e affrontare la riorganizzazione familiare.
Il gruppo di parola si articola in quattro incontri della durata di due ore ciascuno, gestiti da professionisti appositamente formati. In particolare, nel quarto e ultimo incontro, la parte conclusiva è dedicata anche ai genitori per un momento di scambio con i figli e con le conduttrici del gruppo. Ciascun bambino ha bisogno di sentire che, anche se molte cose sono cambiate, una rimane costante: la mamma e il papà gli staranno sempre accanto, in qualsiasi posto egli si trovi.
Marialaura Misiano
Mediatrice familiare