La relazione di aiuto. Il valore della comunicazione e dell’ascolto attivo.Il coraggio di chiedere aiuto senza sentirsi giudicati

relazione di aiuto

«L’uomo sia per natura parlante ed è l’essere vivente capace di parola. S’intende dire che proprio il linguaggio fa dell’uomo quell’essere vivente che egli è in quanto uomo. L’uomo è uomo in quanto parla.» [Heidegger]

Comunicare ed ascoltare

Parliamo perché l’esprimerci verbalmente ci è connaturato. Le parole accompagnano il nostro vivere. Pronunciamo e sentiamo senza dubbio tante parole.

La parola soddisfa il bisogno che l’uomo ha di esprimersi e di comunicare. Ogni sua parola produce un effetto, richiama in colui che ascolta una rappresentazione. Permette sia a chi parla sia a chi ascolta, di immaginare qualcosa di oggettivamente esistente.

Il linguaggio costituisce la struttura di ogni fatto sociale, coinvolgendo più soggetti. Una struttura su cui costruiamo relazioni, condivisioni, scambi tra interlocutori.

La comunicazione e l’ascolto attivo nella relazione di aiuto

Cosa accade durante il colloquio tra un professionista ed una persona? L’incontro tra Pedagogista Clinico® e la persona prende il nome di relazione di aiuto, così come quello con il Counselor .

Il Pedagogista Clinico accoglie la persona, si impegna a stabilire un rapporto, una mediazione, deve saper gestire il suo impegno socio-relazionale. Egli, tiene conto e sa utilizzare in modo consapevole lo strumento comunicativo.

Il processo di interazione di questo specialista si basa principalmente sul comunicare ad un ricevente stimolando in costui una reazione correlata al contenuto della comunicazione che gli viene fatta.

L’ascolto attivo è un’attività intenzionale derivata dalla capacità di attenzione uditiva. Il Pedagogista Clinico,infatti, non è un ascoltatore puro e semplice, ma un “esserci”, un essere presente con la persona che ha dinanzi a sé in modo polidinamico, che alimenta momenti di riflessione ricchi ed intensi.

L’ascolto diviene dunque uno stare in relazione, uno scambio interattivo dotato di intenzionalità.

In un’efficace relazione di aiuto l’azione attiva del comunicare coinvolge la personalità nella sua interezza, richiedendo una specifica competenza professionale al Pedagogista Clinico.

L’efficacia del Metodo Reflecting® nella relazione di aiuto

Il Pedagogista Clinico in una relazione di aiuto, accoglie i bisogni della persona avvalendosi dell’efficacia del Metodo Reflecting®.

La modalità di conduzione di tale relazione evidenzia alcuni spunti di riflessione sulla validità di un intervento pedagogico clinico:

  • comprensione della specificità e dell’unicità della persona: per comprendere una persona è necessario adattare le modalità comunicative, le metodologie e le strategie specifiche in un intervento efficace.
  • la relazione di fiducia: è la dimensione relazionale unica che si crea tra il professionista e la persona.
  • la comunicazione linguistica ed extralinguistica: nell’interscambio di una relazione circolare di crescita, la persona trova supporto nell’individuare risposte adeguate ai suoi bisogni

Il “valore dell’esserci” è capace di sancire un cammino di crescita. La molteplicità di stimoli può generare nella persona il desiderio di interrompere il persistere del problema ed aprirsi al “cambia-mento”.

Ecco l’efficacia del Reflecting® come metodo per lo sviluppo del Sé.

Dott.ssa Rossella Mangino
Pedagogista Clinico®

 

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