Richiesta di risarcimento per essere caduta in una buca: la c.d. insidia stradale

risarcimento per essere caduta

“Voglio chiedere il risarcimento per essere caduta in una buca, come posso fare?” questa è la domanda  che mi pongono diversi clienti da anni ormai. Come fare? Cosa deve sapere chi sfortunatamente inciampa in una c.d. insidia stradale?

Referto del pronto soccorso

La prima cosa che devi fare se vuoi chiedere il risarcimento per essere caduta, inciampata, in una insidia stradale ed esserti fatta male è recarti al pronto soccorso. E’ consigliabile andare immediatamente o se stai leggendo questo articolo ed è passato già un giorno, ti consiglio di andarci il prima possibile.  Questo è importante al fine di allegare agli atti processuali il referto che costituisce una prova documentale  del danno subito.

Ma andiamo con ordine…

Insidia stradale. Cos’è?

Secondo la Suprema Corte di Cassazione “L’insidia stradale non è un concetto giuridico, ma un mero stato di fatto, che, per la sua oggettiva invisibilità e per la sua conseguente imprevedibilità, integra una situazione di pericolo occulto”

Si parla di insidia stradale nel momento in cui l’anomalia si trova su una strada che apparentemente non sembra presentare alcun difetto ragione per la quale viene a rappresentare un pericolo occulto, non visibile e non evitabile.

Occorre la sussistenza di due requisiti:

– oggettivo: la non visibilità del pericolo

– soggettivo: la non prevedibilità del pericolo (valutata secondo le regole ordinarie in tema di diligenza

Quando il danno è risarcibile?

Non ogni danno provocato dall’insidia da luogo al risarcimento ma solo ove è dimostrato dal danneggiato che il pregiudizio subito non era evitabile e prevedibile con l’utilizzo dell’ordinaria diligenza. Solo in tal caso il danno può configurare la responsabilità della pubblica amministrazione e il conseguente sorgere dell’obbligazione risarcitoria.

Onere probatorio

Se hai intenzione di chiedere il risarcimento per essere caduta in una buca devi essere in gradi di provare l’evento dannoso e il relativo nesso di causalità tra la res e il danno subito,  la colpa dell’amministrazione,invece, si presume. Ad assumere rilievo nell’evento lesivo, in sostanza, è la mera sussistenza del rapporto di custodia, quale “relazione di fatto, e non semplicemente giuridica, tra il soggetto (custode) e la cosa, che legittima una pronunzia di responsabilità ex art. 2051 c.c., fondandola sul potere di governo della cosa”. La PA, dunque, ha l’onere di dimostrare che la verificazione dell’evento e del danno sia dipeso da caso fortuito, integrabile dal comportamento colposo dello stesso danneggiato.

Per ulteriori informazioni o se stai cercando un avvocato non esitare a contattarci.

Consolata Santino
Avvocato, Mediatrice familiare, Coordinatore genitoriale, Counselor

 

 

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